Il corpo umano utilizza tutte le sue componenti per ottimizzare il gesto tecnico, esattamente come
una squadra che si muove simultaneamente in funzione della tattica che ha programmato.
A mio avviso aumentare il trofismo dei singoli muscoli, attraverso le macchine per la muscolazione (modello analitico) comporta diverse problematiche poiché i muscoli vengono coinvolti nel gesto tecnico in modo assolutamente diverso (modello globale) da come vengono potenziati.
Quando gli impegni agonistici aumentano, e spesso di conseguenza anche gli infortuni, è necessario programmare uno screening posturale per tutta la squadra, in modo da considerare i diversi livelli di partenza e le varie rigidità muscolari (leggi possibilità di infortunarsi) del singolo atleta.
La preparazione tecnica, tattica e psicofisica comporta delle scelte sul tipo di lavoro da svolgere, intensità e durata…… Molto spesso la società si affida ad uno staff tecnico e ingaggia diversi giocatori per ricoprire gli stessi ruoli. Tuttavia quando si infortunano gli atleti migliori le assenze , molto spesso, pesano negativamente sulla prestazione e, di conseguenza, i risultati non sono eccellenti.
Una politica oculata sarebbe quello di chiedere ad uno specialista uno screening posturale a tutta la squadra per poi impostare un lavoro individuale sul singolo atleta, in base alle rigidità muscolari e al vissuto motorio e traumatico dello sportivo.
In passato si pensava alla postura come un ruolo stabilizzante del corpo che doveva “sostenere” il movimento. In realtà stabilità e movimento sono sinergici.
La postura è il risultato di come vi muovete e spostate nello spazio durante l’allenamento o durante le attività quotidiane.
I gesti tecnici ripetitivi (tiro in porta o a canestro, schiacciata, ecc) “logorano” le articolazioni, quando le catene muscolari NON lavorano in maniera ottimale.
Un attività compensativa posturale è il migliore investimento per la società e per il singolo atleta che sarà in grado di fornire prestazioni elevate, per tutto il periodo agonistico, oltre a ridurre i rischi di infortunio muscolare.Per avere maggiori informazioni potete scrivermi una mail (vedi sezione contatti) oppure scrivendo a carloguidi@hotmail.com
una squadra che si muove simultaneamente in funzione della tattica che ha programmato.
A mio avviso aumentare il trofismo dei singoli muscoli, attraverso le macchine per la muscolazione (modello analitico) comporta diverse problematiche poiché i muscoli vengono coinvolti nel gesto tecnico in modo assolutamente diverso (modello globale) da come vengono potenziati.
Quando gli impegni agonistici aumentano, e spesso di conseguenza anche gli infortuni, è necessario programmare uno screening posturale per tutta la squadra, in modo da considerare i diversi livelli di partenza e le varie rigidità muscolari (leggi possibilità di infortunarsi) del singolo atleta.
La preparazione tecnica, tattica e psicofisica comporta delle scelte sul tipo di lavoro da svolgere, intensità e durata…… Molto spesso la società si affida ad uno staff tecnico e ingaggia diversi giocatori per ricoprire gli stessi ruoli. Tuttavia quando si infortunano gli atleti migliori le assenze , molto spesso, pesano negativamente sulla prestazione e, di conseguenza, i risultati non sono eccellenti.
Una politica oculata sarebbe quello di chiedere ad uno specialista uno screening posturale a tutta la squadra per poi impostare un lavoro individuale sul singolo atleta, in base alle rigidità muscolari e al vissuto motorio e traumatico dello sportivo.
In passato si pensava alla postura come un ruolo stabilizzante del corpo che doveva “sostenere” il movimento. In realtà stabilità e movimento sono sinergici.
La postura è il risultato di come vi muovete e spostate nello spazio durante l’allenamento o durante le attività quotidiane.
I gesti tecnici ripetitivi (tiro in porta o a canestro, schiacciata, ecc) “logorano” le articolazioni, quando le catene muscolari NON lavorano in maniera ottimale.
Un attività compensativa posturale è il migliore investimento per la società e per il singolo atleta che sarà in grado di fornire prestazioni elevate, per tutto il periodo agonistico, oltre a ridurre i rischi di infortunio muscolare.Per avere maggiori informazioni potete scrivermi una mail (vedi sezione contatti) oppure scrivendo a carloguidi@hotmail.com