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Sport e Postura

La maggioranza degli atleti professionisti e dilettanti hanno bisogno di iniziare un lavoro di allungamento globale della muscolatura per vincere gli accorciamenti e le retrazioni muscolari.
Qualsiasi attività sportiva presenta dei vantaggi ma anche inconvenienti: se accorciamo continuamente muscoli già contratti, corti e resistenti  possiamo aggravare la situazione ed avvertire dolore.

Ogni volta che un atleta esce dal campo portandosi, ad esempio,  la mano alla coscia, si evidenzia uno squilibrio tra “trofismo” ed “estendibilità” muscolare. Una moderna preparazione fisica  inizia con uno screening posturale per poi intervenire sulle rigidità muscolari (molto frequenti negli atleti)  attraverso  allungamenti globali  mirati e specifici per quel singolo atleta. Impostare un rafforzamento con macchine per la muscolazione senza tener conto degli accorciamenti muscolari significa incrementare le possibilità di infortunio.

La Riprogrammazione posturale  rappresenta uno strumento indispensabile non solo nella prevenzione dei dolori alla colonna vertebrale e pubalgia,  ma anche per migliorare l’estendibilità muscolare e, quindi, il gesto tecnico. Azioni tecniche di grande ampiezza (tiro nel calcio, schiacciata nella pallavolo, lancio del baseball ecc)  necessitano, prima di tutto, di un’ eccellente mobilità articolare. L’obiettivo è quello di restituire al singolo atleta una buona morfologia  ottenendo muscoli lunghi, elastici a forza attiva.
La Scuola Francese conferisce all’appoggio del piede un ruolo primario. Individuare un piede “causativo” o  “adattativo” per il singolo atleta, diventa fondamentale per impostare un lavoro personalizzato ed avere una visione globale della postura (relazione causa-effetto).